Il restauro è inteso come conservazione del monumento o del manufatto a tutti i costi.
Dopo averne accertato il livello di degrado si passa a studiare le tecniche e le fasi del possibile recupero dello stesso manufatto.
Le fasi del recupero sono solitamente le seguenti: • pre-consolidamento • pulitura • consolidamento • stuccatura • protezione
Pre-consolidamento
E’ un consolidamento della pietra che viene effettuato prima della pulitura, quando il materiale lapideo si presenta in uno stato di alterazione talmente avanzato che qualsiasi operazione potrebbe determinare la perdita di parte consistente della superficie della pietra.
La tecnica più usata consiste nel fasciare il manufatto con bende di garza. La soluzione contenuta in queste bende si infiltra superficialmente, compatta il materiale lapideo al fine di evitare il distacco e la perdita di frammenti.
Pulitura
La pulitura va intesa come asportazione di ciò che è dannoso per il materiale lapideo, senza intaccarne le proprietà chimico-fisiche.
I tre criteri di base per la scelta della tecnica di pulitura più adatta per il singolo caso sono tre:
• l’efficienza: il materiale impiegato per la pulitura deve rimuovere efficacemente ciò che è dannoso (sporco, sali solubili, incrostazioni) in modo controllabile, graduale e selettivo.
• compatibilità: la tecnica non deve produrre danni diretti o indiretti (es. generando prodotti secondari e dannosi o accelerando ulteriormente il degrado per l’aumento della porosità superficiale) e deve garantire la conservazione della “patina” la quale è un elemento importante per accrescere il valore dell’intervento.
• l’economicità: è da intendersi come onere finanziario. Il sistema più adatto al singolo caso sarà quello che a parità di costo economico si rivelerà più efficiente e meno nocivo.
Il criterio di classificazione delle tecniche di restauro si basa su aspetti tecnico-scientifici;si può, dunque, sintetizzare il seguente prospetto:
Tecniche chimiche: • tecniche a base di acqua; • tecniche a base di “impacchi” • tecniche a base di biocidi
Tecniche fisiche: • tecniche meccaniche; • tecniche laser
Consolidamento
Il consolidamento è un trattamento finalizzato a migliorare le caratteristiche di adesione tra i costituenti di un materiale lapideo. A tal fine si utilizzano sostanze allo stato liquido che penetrano all’interno del materiale (nelle sue porosità, microcrettature, microdistacchi) allo scopo di ricostruire in esso una tessitura coesiva quanto più omogenea possibile.
Dopo il trattamento, la resistenza meccanica del materiale ne uscirà rafforzato, mentre la struttura interna dovrebbe modificarsi in maniera tale da ostacolare maggiormente l’ingresso dell’acqua e delle soluzioni saline o acide dannose.
Un consolidante ha la caratteristica di riempire completamente o parzialmente gli spazi porosi all’interno del materiale lapideo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare si preferiscono consolidanti che riducono solo parzialmente la porosità e che lasciano il materiale trattato sufficientemente permeabile al vapore.
Stuccatura
La stuccatura ha lo scopo di colmare le lacune e le discontinuità presenti sulla superficie della pietra, in tal modo si riduce la possibilità di adesione del particellato atmosferico, e di penetrazione dell’acqua e delle soluzioni aggressive. La stuccatura viene realizzata con l’impiego di materiali cementanti o leganti che possono essere distinti in:
1. leganti aerei, come calce e gesso, che induriscono solo all’aria.
2. leganti idraulici, come i vari tipi di cemento e le calci idrauliche, che induriscono mediante acqua.
I primi materiali cementanti usati fino da epoche antichissime, sono il gesso e la calce. La scoperta e l’impiego di questi leganti, va connessa con le abitudini dei popoli primitivi, i quali usando focolari di fortuna preparati con massi e con ciottoli di pietre calcaree o gessifere, avevano osservato che le superfici di questi materiali, poste a contatto del fuoco, mutavano di aspetto dando origine a sostanze che formavano con acqua, delle paste che avevano la proprietà di indurire notevolmente.
Protezione
Gli interventi di protezione hanno lo scopo di rendere meno probabili o più lenti i processi di alterazione. La protezione consiste nel creare uno schermo tra manufatto e ambiente, attraverso l’uso di sostanze organiche con buone caratteristiche di idrorepellenza. La scelta del prodotto ottimale per una determinata situazione va fatta caso per caso tenendo conto delle caratteristiche del manufatto da proteggere.
I protettivi attualmente più usati sono gli alchilsilani, a diverso grado di polimerizzazione, e i polisilossani.